Visione e lavoro al computer
Negli ultimi 20 anni le abitudini lavorative sono radicalmente cambiate a favore di un uso sempre più intensivo del videoterminale.
Se sotto diversi punti di vista il PC ha semplificato e velocizzato molte operazioni, da un altro lato il suo utilizzo prolungato porta a sempre più frequenti situazioni di stress visivo.
I sintomi legati a questo disturbo non coinvolgono esclusivamente gli occhi, possono essere anche più generici e solitamente comprendono: visione sfuocata, difficoltà di messa a fuoco, sensibilità alla luce, bruciore e secchezza delle palpebre, cefalea, nervosismo, stanchezza, tensione muscolare e contratture in diverse parti superiori del corpo.
Questi disturbi non compaiono sempre nel medesimo momento, possono alternarsi o comparire insieme a gruppi. I fattori scatenanti sono molteplici, tra i quali troviamo:
- Postura scorretta e/o postazione di lavoro non ottimale
- Illuminazione ambientale e/o luminosità dello schermo non idonea
- Difetti visivi non corretti
- Scompensi della lacrimazione, possibilmente indotti da condizioni climatiche non ideali del posto di lavoro
- Utilizzo troppo prolungato del videoterminale
Come evitare e risolvere l’insorgenza di questi sintomi?
Non è sempre facile identificare la causa, spesso perché non è associata ad un solo problema ma ad un insieme di elementi disturbanti.
Le principali accortezze da prendere sono riguardanti la postazione di lavoro, in particolare: lo schermo deve essere posizionato ad una distanza da 50 a 70cm in modo tale che il margine superiore si trovi 10cm più in basso rispetto alla linea degli occhi e deve essere inclinato di 10° indietro (come da immagine sottostante).
La definizione delle immagini deve essere più alta possibile e deve esserci la possibilità di variare contrasto/luminosità. Fondamentale è anche l’illuminazione: la cosa più importante per evitare l’affaticamento visivo è eliminare qualsiasi riflesso sullo schermo del terminale, sia proveniente da luce artificiale che naturale. L’illuminazione deve essere ambientale, non mirata sul videoterminale; se presenti, le finestre devono essere laterali rispetto alla postazione e schermate alla presenza di sole battente.
Da non trascurare anche il microclima interno, infatti temperature troppo basse o alte e livelli di umidità non adeguati, assieme ad un ammiccamento ridotto dall’attenzione allo schermo, contribuiscono attivamente ad alterare la lacrimazione con conseguenti sensazioni di secchezza e bruciore oculare. La temperatura consigliata varia da 19 a 24° mentre l’umidità dal 55 al 65%.
Si consiglia inoltre di effettuare pause anche brevi (bastano 30secondi) ma ripetute ogni 20minuti nelle quali staccare lo sguardo dal terminale e guardare “all’infinito” ammiccando frequentemente, ciò permette di rilassare il muscolo che permette la messa a fuoco e ricambiare la lacrimazione.
Se anche rispettando queste accortezze notate che il lavoro al PC vi crea una sensazione di disagio, molto probabilmente questa è causata da un difetto visivo non adeguatamente corretto.
Il primo passo verso il raggiungimento del comfort visivo al videoterminale passa necessariamente attraverso una visita optometrica approfondita. Richiedendo uno sforzo visivo prolungato ad una media distanza, il PC rappresenta uno strumento capace di far risaltare anche i difetti visivi più lievi, la cui correzione porterà ad un sensibile incremento delle performance visive durante il suo utilizzo.
Nel prossimo articolo saranno illustrati i tipi di correzione più adeguati da utilizzare con il videoterminale, con una particolare attenzione alla presbiopia.
Dott. Luca Pretato per Ottica Moderna
Vietata ogni riproduzione non autorizzata
Se sotto diversi punti di vista il PC ha semplificato e velocizzato molte operazioni, da un altro lato il suo utilizzo prolungato porta a sempre più frequenti situazioni di stress visivo.
I sintomi legati a questo disturbo non coinvolgono esclusivamente gli occhi, possono essere anche più generici e solitamente comprendono: visione sfuocata, difficoltà di messa a fuoco, sensibilità alla luce, bruciore e secchezza delle palpebre, cefalea, nervosismo, stanchezza, tensione muscolare e contratture in diverse parti superiori del corpo.
Questi disturbi non compaiono sempre nel medesimo momento, possono alternarsi o comparire insieme a gruppi. I fattori scatenanti sono molteplici, tra i quali troviamo:
- Postura scorretta e/o postazione di lavoro non ottimale
- Illuminazione ambientale e/o luminosità dello schermo non idonea
- Difetti visivi non corretti
- Scompensi della lacrimazione, possibilmente indotti da condizioni climatiche non ideali del posto di lavoro
- Utilizzo troppo prolungato del videoterminale
Come evitare e risolvere l’insorgenza di questi sintomi?
Non è sempre facile identificare la causa, spesso perché non è associata ad un solo problema ma ad un insieme di elementi disturbanti.
Le principali accortezze da prendere sono riguardanti la postazione di lavoro, in particolare: lo schermo deve essere posizionato ad una distanza da 50 a 70cm in modo tale che il margine superiore si trovi 10cm più in basso rispetto alla linea degli occhi e deve essere inclinato di 10° indietro (come da immagine sottostante).
La definizione delle immagini deve essere più alta possibile e deve esserci la possibilità di variare contrasto/luminosità. Fondamentale è anche l’illuminazione: la cosa più importante per evitare l’affaticamento visivo è eliminare qualsiasi riflesso sullo schermo del terminale, sia proveniente da luce artificiale che naturale. L’illuminazione deve essere ambientale, non mirata sul videoterminale; se presenti, le finestre devono essere laterali rispetto alla postazione e schermate alla presenza di sole battente.
Da non trascurare anche il microclima interno, infatti temperature troppo basse o alte e livelli di umidità non adeguati, assieme ad un ammiccamento ridotto dall’attenzione allo schermo, contribuiscono attivamente ad alterare la lacrimazione con conseguenti sensazioni di secchezza e bruciore oculare. La temperatura consigliata varia da 19 a 24° mentre l’umidità dal 55 al 65%.
Si consiglia inoltre di effettuare pause anche brevi (bastano 30secondi) ma ripetute ogni 20minuti nelle quali staccare lo sguardo dal terminale e guardare “all’infinito” ammiccando frequentemente, ciò permette di rilassare il muscolo che permette la messa a fuoco e ricambiare la lacrimazione.
Se anche rispettando queste accortezze notate che il lavoro al PC vi crea una sensazione di disagio, molto probabilmente questa è causata da un difetto visivo non adeguatamente corretto.
Il primo passo verso il raggiungimento del comfort visivo al videoterminale passa necessariamente attraverso una visita optometrica approfondita. Richiedendo uno sforzo visivo prolungato ad una media distanza, il PC rappresenta uno strumento capace di far risaltare anche i difetti visivi più lievi, la cui correzione porterà ad un sensibile incremento delle performance visive durante il suo utilizzo.
Nel prossimo articolo saranno illustrati i tipi di correzione più adeguati da utilizzare con il videoterminale, con una particolare attenzione alla presbiopia.
Dott. Luca Pretato per Ottica Moderna
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